I tortellini di nonna Ada
La nonna Ada ha uno sguardo dolce e modi gentili, mi piace molto, è una persona accogliente e generosa. E’ la nonna di Sofia, una compagna di scuola di mia figlia che, il caso vuole si chiami Ada, proprio come lei.
Ada è bolognese ed io per i bolognesi ho grande simpatia, sarà l’accento, sarà che ho vissuto a Bologna per dieci anni e quindi quella parlata mi fa sentire a casa.
La vita di Ada è stata e continua ad essere una vita piena di musica, suo marito era musicista, tutti e tre i suoi figli sono musicisti affermati mentre i nipoti si apprestano a cominciare.
Mi immagino il giorno in cui si preparavano i tortellini in casa di Ada, mi immagino la musica che accompagnava ogni gesto, chi suonava il violoncello, chi il corno, chi il violino e chi il pianoforte. Il marito di Ada era un pianista, suonava di tutto dal jazz alla musica classica e quando andava in tournée con la sua orchestra, Ada preparava le valigie, prendeva i bambini e partivano tutti insieme, perché allora gli ingaggi delle orchestre duravano tanti mesi in uno stesso posto. Così come Ada partivano tutte le famiglie degli altri cinque musicisti, per cui era una gran festa, musica, allegria e… cucina.
E’ così che Ada mi ha raccontato di aver imparato a cucinare, cucinando insieme e condividendo la cucina con altre donne, conoscendo le persone dei luoghi dove si fermava, il pesto lo ha imparato a Pegli in Liguria e i tortellini dalla sua vicina di casa di Bologna, la Tosca. Così anch’io ho chiesto ad Ada di condividere la sua cucina con me e in uno stupendo pomeriggio in montagna a Monzuno, sull’Appennino Tosco Emiliano Ada mi ha insegnato a fare i tortellini.
I tortellini
Siamo arrivati e c’erano già tutti gli ingredienti disposti sul tavolo, il ripieno preparato dalla famosa macelleria Zivieri di Monzuno, le uova, la farina e per l’occasione anche una spianatoia nuova di zecca e per concludere, l’immancabile mattarello lungo per tirare la pasta che abbiamo usato fino ad un certo punto per poi passare, per comodità, alla mitica Imperia.
Ho tenuto questo racconto in serbo fino al periodo natalizio perché questo è il momento giusto per lanciarsi e provare a fare i tortellini per il pranzo di Natale.
Ingredienti
Nonostante il ripieno ormai Ada se lo faccia preparare sono riuscita a risalire a tutti gli ingredienti che elenco qui sotto:
- 150gr lombo di maiale
- 150gr vitello
- 100gr mortadella
- 100gr prosciutto crudo dolce
- 150gr di parmigiano
- ½ cucchiaio circa di pangrattato
- noce moscata
- 1 uovo
Preparazione
Si trita tutto (io solitamente mi faccio tritare tutta la carne ed i salumi dal macellaio) e si mescola bene, si unisce il resto degli ingredienti e si lascia il tutto a riposare in frigorifero. Non si aggiunge nè sale nè pepe, tutti gli ingredienti sono già molto salati e saporiti.
Per la pasta la proporzione è di 1 uovo ogni 100gr di farina tipo 0. Solitamente io faccio circa 1 kg di farina per 10 uova e vengono un bel po’ di tortellini che poi si possono congelare.
Si mette la farina a fontana e al centro le uova, una alla volta e piano piano con la forchetta si comincia a mescolare uova e farina, molto lentamente e con attenzione in modo da evitare che l’uovo trovi un varco per andarsene a fare un giro sulla spianatoia.
Una volta che tutto è amalgamato si passa ad impastare con le mani fino a che l’impasto sarà liscio e morbido.
Ecco, adesso si comincia a tirare la pasta e farla fine fine. Arrivati allo spessore giusto si fanno delle lunghe strisce e si tagliano a quadratini. Il vero tortellino bolognese è piccolo, ma piccolo davvero mentre quelli che avevo fatto io fino al mio incontro con Ada erano dei ravioli giganti in confronto.
La piegatura si capisce bene nel video perché spiegarla a parole è molto difficile. Ci siamo divertiti tanto, grandi e piccini, e tutti abbiamo imparato a fare I tortellini circondati da un’aria di festa. Poi ci siamo seduti tutti intorno ad un tavolo per assaggiare i nostri tortellini in brodo concludendo nel miglior modo possibile una bella giornata di festa mentre i bambini giocavano a riconoscere quale dei tortellini nel piatto avevano fatto loro.
Io e la piccola Ada ci stiamo preparando, nei prossimi giorni faremo I tortellini per il pranzo di Natale, metteremo il valzer di Strauss e danzeremo tra farina, uova e mattarelli. Poi vi dico come sono venuti. Buon Natale!