Io e mia figlia siamo golose di gelato perciò appena vediamo una gelateria nuova ci lanciamo all’assaggio. Mi figlia ha 8 anni e “Geato” è stata la sua prima parola…forse un po’ di responsabilità ce l’ho pure io, e così mi sono creata un’ottima alleata.

La nostra ultima scoperta è la gelateria Sanmarco a Prato, vicino alla piazza dove si trova quella bellissima scultura di Henry Moore, il “Buco”, e quando andiamo a trovare i nonni è una tappa obbligata.

Ci piace la gentilezza con cui si viene accolti, l’atmosfera degli ambienti e soprattutto la bontà e la genuinità del gelato, dei gusti sempre diversi che variano con le stagioni e così il gelato lo si mangia tutto l’anno.

Dopo varie occupazioni in ambiti totalmente differenti e rimasto senza lavoro Luca, il titolare, ha deciso di recuperare una passione lasciata nel cassetto tanti anni fa’ quando faceva il gelato nel bar dei suoi genitori, poi, il bar aveva chiuso e la sua vita lavorativa aveva preso altre direzioni. Oggi è tornato a fare il gelato ma a modo suo e cercando di proporre un gelato sano, gustoso e fatto di ingredienti naturali. Rimboccandosi le maniche si è buttato a capo fitto in questa nuova avventura ed ha creato la gelateria Sanmarco.

Luca, insieme alla figlia Viola, gestisce la gelateria e ci mette molta passione.
Passione che si vede dall’attenta ricerca degli ingredienti: solo frutta di stagione, mandorle di Avola, Nocciole del Piemonte IGP, latte appena munto di Montepiano, cioccolato Monorigine, fruttosio nel gelato alla frutta, pistacchio salato di Bronte DOP che si raccoglie solo negli anni dispari, fichi secchi di Carmignano e potrei andare avanti perché ogni stagione c’è un ingrediente nuovo e la certezza che Luca scelga sempre il prodotto migliore si sente nel momento in cui si assaggia il gelato.

C’è attenzione per chi è intollerante al lattosio e al glutine, i gusti sono tanti e molto particolari come abbinamenti. Insomma nessuno può uscire dalla gelateria Sanmarco senza un gelato in mano.

I sacrifici di questo lavoro sono tanti, ci dice Luca, perché o si è a fare il gelato o si è a cercare i prodotti migliori sul territorio ma la differenza nella qualità del gelato si sente e viene indubbiamente apprezzata. Non usa emulsionanti chimici e come addensante utilizza la farina di semi di Carruba.

Luca ci ha accolti nel suo laboratorio e ci ha mostrato come fa il gelato, io ero estasiata, mi sarei voluta tuffare in quella macchina che piano piano trasforma da liquido a cremoso e soffice gelato. Ovviamente non l’ho potuto fare e mi sono consolata con l’assaggio di quella buonissima stracciatella che vedete nel video, a pensarci oggi mi viene ancora la colina in bocca.
Mi sa che domani andremo a trovare i nonni.